Bisogna essere dinamici e aggiornati, in grado di anticipare le intenzioni, gli eventi, le tendenze e le mode (definite anche search intent) di chi naviga nel web.
Cosa cercheranno gli italiani nel 2018? Una domanda a cui solo un esperto seo è in grado di fornire una previsione il più attendibile possibile.
Sempre più rilevanti sono notizie e i contenuti scritti online, nel campo editoriale vengono prodotti articoli e contenuti che non otterranno nulla dai motori di ricerca, il motivo è non aver considerato i volumi di ricerca per determinate parole chiavi. Quando si producono contenuti per i propri siti web è di fondamentale importanza una fase preliminare di Keyword Research per individuare le parole chiave da utilizzare nel vostro nuovo articolo ed ottenere il maggior numero di visite possibile. Aumentare il volume e di conseguenza il potenziale di ricerca può essere conseguito con diversi accorgimenti estremamente fondamentali.
Faticoso da sviluppare ma sicuramente più rilevante è la definizione delle Keyword Research o Ricerca di parole chiavi che viene intrapreso attraverso uno studio e ricerca sull’argomento da trattare; come?
Definire e capire quali siano le esigenze degli utenti e di conseguenza soddisfarle.
Una volta individuate le esigenze dell’utente bisognerà fare in modo di arricchire i nostri articoli rispondendo a tali esigenze. Questa attività non è affatto facile da sviluppare basti pensare a tutte le sfaccettature che assumono le search intent e i target di utenti web ottimali talè da ottenere un alto volume di ricerca e se possibile una bassa concorrenza.
Teniamo in considerazione che le search intent hanno cambiamenti repentini anche in tempi brevi, basti pensare alla variabile ‘tendenza’, pertanto le Keyword Research vanno analizzate anche attraverso strumenti efficienti come google Trend, che per ogni key prevede un aumento o diminuzione del volume di ricerca e fornisce statistiche sulle tendenza fornendo inoltre in alternative key coerenti all’argomento.
I professionisti SEO del settore devono fare i conti sempre di più con le query e la search intent dell’utente e soprattutto con il soppravvento della ricerca vocale, che porta il navigatore ad avere con il motore di ricerca una relazione più diretta mediante frasi e domande che risultano più colloquiali.